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Quello che veramente ami rimane,
Il resto è scorie
Quello che veramente ami non ti sarà strappato
Quello che veramente ami è la tua vera eredità.

Ieri, dando l’addio al nonno col quale ho vissuto l’intera vita, mi è venuto in mente questo passo di una poesia che conoscevo.
L'eredità più grande che lascia a tutti noi mio nonno è un bene prezioso e al tempo stesso un sentimento puro. Ciò che ci lascia mio nonno è una testimonianza d'amore verso tutti noi: l'amore profondo, spassionato, viscerale ed inscindibile con la propria terra, la nostra terra. Le sue radici, la sua appartenenza a quest'angolo remoto di Belpaese poco conosciuto eppur così ricco di storia.
L'eredità che ci ha voluto consegnare è la conoscenza di quella storia, che è identità e tradizione conservata e tramandata nei secoli, attraverso i millenni, passando dalla tenacia dei sanniti alla saggezza dei cistercensi, tra sfumature di dialetti a volte perdute nelle transumanze dei pastori matesini sui tratturi verso le terre di puglia.
E così come la storia unisce e collega gli eventi, i miei passi tante volte sono stati guidati dalle sue orme. Quei passi al suo fianco che mitigavano una irrequieta adolescenza di nipote, attraverso lunghe passeggiate sulle sue montagne, tra antichi insediamenti a CampoBraca, mura megalitiche sui pendii di Castello, ed un caffè sotto i tigli di San Gregorio.
Ogni passo è un lascito da conservare gelosamente. Ogni insegnamento, come un mattone sul quale costruire il cammino di una vita interpretata come da sempre come dono, per sè e sopratutto per gli altri.
Da testimone della storia aveva seguito con apprensione e con trasporto la scelta del nuovo Papa. Fu lucido, qualche giorno fa, nel parlare con me di Francesco. La saggezza e al contempo l'umanità di una guida spirituale è tutta in una frase, che ho ascoltato durante il primo angelus: "il vero potere è il servizio". Ero accanto a mio nonno, mentre ascoltavo quelle parole, ed in quelle parole ho potuto riconoscere il destino della sua vita. L'ho riconosciuto, perchè ne sono testimone diretto. Sono fortunato testimone dell'amore che ha donato ai suoi nipoti, della dedizione nell'insegnamento con i suoi tanti studenti, della passione pura profusa nell'impegno politico.
La sua appartenenza, in continuità ideologica con un socialismo riformista, mai vissuta in retroguardia, ma interpretandone i valori di solidarietà e giustizia sociale, che grazie a lui ho saputo far miei. E scoprendo, tra tanti accesi dibattiti all'ora di cena, che visioni del mondo differenti possono tendere al medesimo bene, se sorretti da quel potere immenso che è il servizio, e che mio nonno seppe far suo, dando oggi forza alle parole di Papa Francesco.
Io sono testimone di una vita speciale. Un lungo cammino, spesso faticoso perchè è la vita che va così, ma pur sempre il più bel dono.
Quei passi che hanno accompagnato lo storico ed il ricercatore, il nonno ed il professore, il preside e l'instancabile viaggiatore spingendolo fin sulla grande muraglia nella lontana Cina, oggi terminano il loro percorso terreno.
A tutti noi raccoglierne il testimone, amando la nostra terra, conservando gelosamente la nostra storia e le nostre radici, o semplicemente dando un abbraccio ai nostri cari. Questa è la sua vera eredità.

Andrea Boggia